Ci sono viaggi che nascono per un motivo preciso e finiscono per regalarci molto di più. Il nostro verso Pont-Saint-Martin è stato così: un treno che ci ha portati lontano dalle montagne dell’Alto Adige che conosciamo bene, verso paesaggi che si aprono e cambiano, quasi a volerci preparare all’incontro che ci aspettava.
Pont-Saint-Martin è il primo paese che accoglie chi entra in Valle d’Aosta dal Piemonte. Ci ha sorpresi per la sua semplicità e per la sua capacità di raccontare storie antiche. Il ponte romano, che dà il nome al borgo, è lì da più di duemila anni, con il suo arco di pietra. Durante la passeggiata fatta nel paese abbiamo scoperto e assaporato un luogo che custodisce mestieri artigianali, quelli che altrove sembrano scomparire. Qui il legno, la pietra, il cuoio raccontano ancora la manualità di chi lavora con passione. Passeggiando per le vie, abbiamo percepito questa continuità: un paese che accoglie e accompagna chi arriva, un borgo che non ha smesso di trasmettere la sua vita.
Il viaggio per incontrare Monica Barengo, illustratrice del libro Altrove è proseguito verso il Monte Rosa. Le montagne qui non nascondono la propria durezza, tuttavia la mostrano insieme alla loro bellezza. Laghi ghiacciati, silenzi profondi, vallate che parlano di resistenza e di armonia. In questo paesaggio abbiamo trovato alcune delle ispirazioni che certamente ha colto anche Monica Barengo: lei vive qui, ai piedi del Monte Rosa e nelle sue opere si avverte il respiro delle montagne, i colori della natura.
Trovarci nella parte più orientale della Valle d’Aosta per raccogliere i messaggi che Monica indirizza ai lettori e alle lettrici giapponesi non è stata una coincidenza. Al contrario si tratta della scelta consapevole di poter avvicinare spazi e persone distanti geograficamente, ma pronti all’incontro, all’ascolto e ad avvicinarsi attraverso le parole di una narrazione.
Il nostro incontro si è svolto qui, ad oriente della Valle d’Aosta e ad oriente – in Giappone – andrà Altrove con la nostra prossima pubblicazione.
